Taranto-Messina, color che son sospesi

Pubblicato il 11 Gennaio 2025 in Primo Piano

Che farsa. Sfida tra due delle squadre più in difficoltà, per motivi diversi, dell’intero campionato. La Lega Pro sta a guardare mentre sul neutro deserto di Francavilla si sfida un Taranto in disarmo e un Messina che perde pezzi e attende novità concrete da parte di Alaimo e Cisse.

NON È CALCIO – Che questo sia calcio è difficile crederlo. La situazione in casa Taranto è diventata insopportabile, la vicenda legata al passo d’addio di Giove e il subentro mancato della Apex a guida Campbell ha distrutto qualsiasi possibilità di futuro per una piazza che sopporta con grande dignità uno scempio insopportabile. Scadenze non rispettate, 10 punti di penalizzazione che diventeranno di più e il rischio concreto di venire estromessi dal campionato alla prossima scadenza bucata. Una pagina vergognosa che vede FIGC e Lega Pro spettatori silenziosi, e non serve un nuovo deferimento per ridare serietà al movimento. Inconcepibile, infatti, che al Taranto sia stato permesso di iniziare il campionato in questo modo; con la certezza che i primi che non avrebbero voluto vedere un tale disastro siano proprio i tifosi tarantini. Solidarietà a loro. Che vivono un travaglio diverso ma uguale a quello dei tifosi del Messina: chiaro, i motivi non possono essere definiti tragicamente come quelli visti a Taranto, ma l’incertezza regna sovrana e il mancato accordo con Roma e il mercato bloccato da pasticci procedurali non aiuta a dare una parvenza di solidità. L’avvento dell’AAD Invest non ha modificato le cose, anzi tutto è andato ancora più in bilico dato che i passaggi formali non sono ancora stati espletati e la tagliola della COVISOC potrebbe abbattersi su Alaimo e Cisse spegnendo i loro sogni di governance. Se ne saprà di più dal 17 gennaio. Intanto, il mercato è congelato perché nessuno può autorizzare operazioni sia in entrata che in uscita. Se è calcio questo.

ESPERIMENTI – La settimana del Messina è stata ritmata dall’assenza per influenza di Modica, con Roma a fare colloqui e imbastire operazioni. Giovedì nero, con la fine della possibile collaborazione per incertezze economiche e di prospettive. Certo, Alaimo – intervistato da Emanuele Rigano nell’edizione di venerdì de La Gazzetta del Sud – conferma che la loro prima scelta è comunque Domenico Roma, e come riallacciare i rapporti sarà compito suo. In fondo, servirà solo accontentarlo dal punto di vista dell’impegno previsto per il mercato e la ricostruzione della rosa. Che resta urgente: Manetta è partito, non convocati perché pronti a partire Petrungaro (Potenza) Frisenna (Crotone), Ortisi (Altamura), Rizzo (Pianese) oltre a Re e Mamona che rientreranno dai prestiti e verranno ricollocati da Ascoli e Cremonese. Le scelte per Modica non sono parecchie, tanto che è plausibile pensare che si andrà verso un modulo sperimentale: un 4-4-2 classico. Davanti a Krapikas quattro obblighi, dato che Salvo, Ndir, Marino e Morleo sono gli unici a disposizione. Lia trasloca più avanti, Pedicillo opposto con Anzelmo e Petrucci in mezzo. In avanti Luciani più Anatriello, con Cominetti che potrebbe strappare una maglia se anche sul ragazzo scuola Bologna dovesse pesare il mercato, con l’Avellino in pressione quotidiana. Difficile anticipare che squadra potrà schierare Bisignano – sulla panchina del Taranto fino al 20 gennaio quando scadrà la sua deroga (non è in possesso del patentino) -, visti gli addii giornalieri. Via Shiba e Matera, in forte dubbio anche Zigoni, Battimelli e altri.

TARANTO (3-5-2) Caputo; De Santis, Papazov, Marong; Mastromonaco, Fiorani, Schirru, Speranza, Vaughn; Battimelli, Zigoni. All. Bisignano

MESSINA (4-4-2) Krapikas; Salvo, Ndir, Marino, Morleo; Lia, Petrucci, Anzelmo, Pedicillo; Luciani, Anatriello. All. Modica

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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