Fondamentale. Per il Messina la trasferta in casa della Turris è la classica partita da non sbagliare, ma questo ritornello è stato ripetuto già tante volte e puntualmente disatteso con sconfitte che hanno minato la classifica dei giallorossi. Sbagliare, però, non è più possibile (un’altra volta).
STRATEGIA – In realtà, sbagliare non era possibile neanche prima. Il Messina lo ha fatto, sia con la Cavese che con Altamura e Sorrento. Le tre partite che hanno rivelato il vero volto della squadra di Modica. Incapace di calarsi appieno nei match da dentro o fuori. Troppo facile – paradossalmente – essere in partita con le prime della lista, più difficile farlo quando sei quasi obbligato a tornare a casa coi punti. Inoltre, questi avversari hanno lasciato al Messina il compito di fare la partita e aprirsi. Soprattutto Cavese e Sorrento, ma anche l’Altamura ha approfittato delle voragini difensive create ogni qualvolta i giallorossi tentavano di alzare il baricentro. Insomma, al Liguori serve un Messina furbo. Smaliziato. C’è la profonda necessità di una squadra che comprenda che perdere sarebbe deleterio e che la vittoria passa da infinite via. Sorrento docet. Di fronte c’è un avversario in crisi societaria – anche se si parla di svolte in settimana – ma che nonostante i 5 punti di penalizzazione resta in piena corsa. Sul campo, infatti, ha conquistato più punti del Messina e vincendo tornerebbe a scavalcarlo. Ecco, Modica dovrebbe riflettere profondamente sul rischio di finire dietro una squadra – non di livello eccezionale – gravata di 5 punti di penalizzazione. Match di personalità per ambiente e pressione di classifica, non una partita che può essere affrontata con la superficialità nelle scelte viste nelle ultime uscite. Turris squadra che non rinuncia a giocare, con una difesa molta fisica e una trequarti che possiede la tecnica per mettere tutti in difficoltà.
SCELTE – Il Messina arriva alla partita senza Mamona e Ortisi, anche senza le parole di Modica che quindi non ci permette di leggere tra le sfumature per comprendere quale formazione scenderà in campo. Ipotizzare non è impossibile, così davanti a Krapikas possibile la linea con Lia, Manetta, Marino e Rizzo ancora a sinistra. Mediana dove Petrucci non pare all’altezza fisica della situazione, quindi Anzelmo più Frisenna e Garofalo. Trio offensivo che potrebbe ricalcare l’iniziale visto col Sorrento: Anatriello in mezzo con Pedicillo e Petrungaro ai lati. Opzioni? Re in primis, poi anche l’avanzamento di Lia con l’inserimento di Salvo in difesa. Come fatto a Catania. Nella Turris si fa di necessità virtù, con l’impegno di mercoledì scorso in casa Juve NG da smaltire ma alcuni punti fermi da rispettare: in difesa ballottaggio tra Parodi e Ndiaye, poi altro dubbio in mezzo al campo dove Castellano dovrebbe tornare titolare al posto di Morrone. Ultimo dubbio in avanti con Nocerino e Onofrietti che si giocano la terza maglia per completare il reparto con Giannone ed Ekuban.
TURRIS (3-4-2-1) Marcone; Esempio, Cocetta, Parodi; Boli, Castellano, Scaccabarozzi, Nicolao; Giannone, Nocerino; Ekuban. All. Conte
MESSINA (4-3-3) Krapikas; Lia, Manetta, Marino, Rizzo; Frisenna, Anzelmo, Garofalo; Pedicillo, Anatriello, Petrungaro. All. Modica
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya